Allo scadere di un anno difficile e doloroso, domenica, il Santo Padre ci annunciava una grande notizia: ci sarà un anno di riflessione sull’enciclica Amoris laetitia. Le date annunciate per questo anno sono le seguenti: dal 19 marzo 2021 (data del 5° anniversario dell’enciclica) al 26 giugno dell’anno successivo (quando dovrebbe tenersi a Roma un incontro mondiale delle famiglie). Ecco alcune informazioni già rinvenibili sul sito del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita:
L’anno “famiglia Amoris laetitia” è un’iniziativa di Papa Francesco, che intende raggiungere ogni famiglia nel mondo attraverso varie proposte di tipo spirituale, pastorale e culturale che si potranno attuare nelle parrocchie, nelle diocesi, nelle università, nell’ambito dei movimenti ecclesiali e delle associazioni familiari.
Altre informazioni concernono gli obiettivi dell’anno, i suoi destinatari, le iniziative e le risorse che vedranno la luce. Sono anche evidenziati 12 percorsi da attuare a livello locale, alcuni dei quali sono decisamente confacenti con le finalità che si pone la nostra Associazione. Penso per esempio alla formazione di operatori, alla pastorale giovanile (e dei fidanzati).
Dopotutto, l’Amoris laetitia si sofferma due volte sulla pornografia (§ 41 e 281), un argomento emerso nel documento finale del Sinodo sulla famiglia del 2015 nonché in occasione del più recente Sinodo sui giovani, come rilevavo in un precedente articolo su questo blog.
Nel “nostro piccolo”, l’anno 2020 termina con lo svolgimento di un corso durato 5 intensi giorni, intitolato “Accompagnamento pastorale e libertà dalla pornografia” e concepito per sacerdoti. Programmato inizialmente per la scorsa estate, poi posticipato, il corso si è finalmente svolto online a cavallo tra novembre e dicembre. Dal Consiglio Direttivo dell’Associazione un caloroso ringraziamento ai partecipanti, ai relatori, a chi ha contribuito a spargere la notizia di questa formazione.
Tutto ciò premesso, riprendo la trilogia di interviste annunciate lo scorso ottobre. Come precedentemente spiegato, ho rivolto alcune domande a tre organizzazioni che, ciascuna in un Paese diverso, si adoperano contro la pornografia e i danni che quest’ultima causa. Questo poiché a PURIdiCUORE interessa scoprire e divulgare quello che altri svolgono sullo stesso fronte, soprattutto con metodi diversi e in altri Paesi.
Queste brevi interviste mostrano la diversità dell’azione che viene svolta. Vera fonte di ispirazione, sana emulazione. A tutti coloro che hanno partecipato, la mia immensa gratitudine. Si tratta di:
Integrity Restored (Stati Uniti d’America)
Stop au Porno (Francia)
Dale Una Vuelta (Spagna)
Tutte le risposte mi sono state fornite durante la seconda metà del mese di giugno 2020. Ecco dunque l’ultima delle tre interviste.
Intervista con Jorge Gutiérrez, Direttore dello Sviluppo di Dale Una Vuelta
Tebaldo Vinciguerra: In che anno è stato lanciato il sito vostro sito web https://www.daleunavuelta.org/?
Jorge Gutiérrez: Il nostro sito web è nato cinque anni fa, nel mese di agosto 2015, poco dopo l’avviamento della nostra entità.
TV: Dal punto di vista formale, cosa è Dale Una Vuelta?
JG: Dale Una Vuelta è la nostra “marca commerciale”. Siamo un’associazione di ambito civile, non a fine di lucro, iscritta presso il Ministero dell’Interno in Spagna, la cui denominazione ufficiale è “Asociación Stop Porn Start Sex”.
TV: Quale è il cuore della vostra missione?
JG: Stop Porn y Start Sex: lasciare la pornografia e vivere una sessualità sana. Abbiamo tre finalità: informare, aiutare e prevenire. Informare mediante articoli settimanali sul nostro sito web e le reti sociali; aiutare online ad uscire dal consumo di pornografia ce lo chiede; prevenire con laboratori e sessioni nei centri educativi e in altri ambienti collettivi, sia per alunni sia per genitori o professori.
TV: Che tipo di azioni svolgete?
JG: 1) Giornate per determinate categorie di pubblico: orientatori, psicologi, professori, etc.; 2) Sessioni in centri educativi per parlare dei rischi della pornografia; 3) Campagne di consapevolezza a favore dei diritti della donna e contro la violenza che si esercita tramite la pornografia; 4) Elaborazione di contenuti per aiutare ad uscire dal consumo di pornografia: video, altre risorse, documenti, testimonianze, studi, etc.
TV: Avete qualche collaborazione con università, amministrazioni pubbliche? Può dare esempi?
JG: Non abbiano nessuna collaborazione stabile con entità pubbliche o private. Ci è capitato di assistere a conferenze o congressi organizzati da qualche università oppure qualche comune, ma non abbiano accordi specifici né università né con la pubblica amministrazione.
TV: Per accompagnare una persona che desidera abbandonare il proprio consumo di pornografia, avete già considerato/promosso la complementarità tra terapeuta e accompagnamento spirituale?
JG: Osserviamo frequentemente che per uscire dal consumo di pornografia ci sono molti cammini, tutti validi. Ogni persona è un mondo e quello che serve ad uno magari non serva a un altro. Ci sono persone che preferiscono l’accompagnamento, la terapia di gruppo, altri cercano un amico oppure una persona di fiducia a cui raccontare i propri progressi e le ricadute e, beninteso, la psicoterapia personale. Qualsiasi aiuto è buono, anche quello spirituale, poiché può essere complementare per aspetti della personalità ai quali la psicoterapia non giunge se si tratta di una persona credente, poiché può rafforzare i suoi valori.
TV: Mi parli più dettagliatamente del corso online lanciato a maggio. Come va questa iniziativa?
JG: Siamo molto contenti per la risposta: solo nel primo mese si sono iscritte 200 persone, da vari Paesi di lingua spagnola. È un corso sulla pornodipendenza rivolto a professionisti della salute ed educatori, ma può anche essere utile per padri e madri, anche logicamente per dipendenti o persone che comunque hanno un consumo nocivo. Il bello di questo corso: è molto facile da frequentare, tutto è online, con lezioni registrate da 8 professori esperti, e lo si può iniziare in qualsiasi momento una volta iscritti. Sarà disponibile per almeno un anno. Le reazioni dei discenti per adesso sono molto positive. Va considerato che è il primo corso specializzato in spagnolo.